Bollette vecchie, se le hai buttate sei nei guai: il Codice Civile non ammette il minimo errore

Un po’ tutti hanno l’abitudine di buttare le bollette vecchie, ma in pochi sanno che è un errore: quali sono i rischi che si corrono per il Codice Civile.

Quando si decide di mettere su famiglia o, addirittura, di distaccarsi completamente dai propri genitori per spiccare il volo, si deve essere ben consapevoli che la ‘nuova’ vita ha a che fare con una serie difficoltà. Non solo, infatti, bisogna provvedere al proprio sostentamento, ma è anche necessario preoccuparsi di tutto quello che, fino a qualche tempo prima, non era di propria competenza. Tra le tante cose che bisogna tenere bene a mente, purtroppo, ci sono anche le bollette.

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Bollette vecchie, se le hai buttate sei nei guai: il Codice Civile non ammette il minimo errore (dromedesign.it)

A partire dalla luce fino al gas, le utenze da pagare ogni mese non sono affatto poche ed economiche. Ovviamente, il costo dipende molto dal consumo che se ne fa in casa e dal tipo di tariffa pattuita, questo è scontato. In ogni caso, pagare le bollette sicuramente non è una pratica piacevole e simpatica a cui dare conto.

Dietro alla prassi di eliminare qualsiasi tipo di debito con la società dell’energia elettrica o dell’acqua, però, c’è un errore parecchio comune, che potrebbe costare davvero molto caro. In molti, infatti, hanno l’abitudine di buttare le bollette vecchie appena pagate o, ancora peggio, quando è trascorso qualche anno dal loro arrivo: è davvero una cosa da fare?

Per quanto tempo è necessario conservare le bollette? La verità

Buttare le bollette vecchie o appena pagate, come dicevamo, è una pratica piuttosto comune. In effetti, in tanti hanno l’abitudine di pensare che, una volta estinto il debito, non si ha nulla a che vedere con la società che ne chiede il pagamento. Secondo l’articolo 293 del Codice Civile, però, questo non è assolutamente una cosa giusta da fare. Anzi, è un errore davvero clamoroso.

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Per quanto tempo è necessario conservare le bollette? La verità (dromedisegn.it)

Stando a quanto scritto sul Codice Civile, infatti, sembrerebbe che sia necessario tenere bene a mente la data di scadenza del pagamento della bolletta. Una volta che ci si è accertati del termine ultimo per eliminare qualsiasi tipo di debito, bisogna conservare la scartoffia – seppure pagata – per circa 5 anni.

In caso contrario, l’utente non solo dovrà pagarla per intero, ma sarà addirittura costretto a dover fare i conti con sanzioni ed eventuali more. Solo allo scadere dei 5 anni, quindi, si ha la possibilità di buttare le bollette pagate. In questo modo, il fornitore non è assolutamente più tenuto a chiedere il pagamento di un arretrato.

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